Il nostro Tiramisù
Il nostro tiramisù è realizzato seguendo la ricetta tradizionale, rivisitata in chiave gluten & lactose free per permettere a tutti, ma proprio a tutti, di poter gustare questo dolce tipico della nostra città.
Il nostro pane senza glutine e senza lattosio
Il pane è l’anima delle nostre tavole ed è l’ingrediente alla base della nostra tradizione gastronomica.
Per restituire un’emozione a coloro che devono seguire una dieta priva di glutine e/o senza lattosio e rinunciare a profumi e consistenze, abbiamo realizzato una ciabatta senza glutine e lattosio che fosse sicura, salutare e che riuscisse a portare a tavola il gusto, la croccantezza ed l’aroma autentico del pane.
Viene preparato espressamente da Ermanno, che utilizza e assembla farine naturalmente prive di glutine, come quelle di grano saraceno, di mais, di teff, di riso integrale, a cui aggiunge fibre e proteine vegetali per arricchirle dal punto di vista nutrizionale. Per l’impasto vengono impiegati 1 o 2 grammi di lievito per ogni kg di farina, usando il principio della doppia lievitazione che richiede dosi maggiori di tempo e pazienza.
Il risultato è una ciabatta rustica e fragrante da 200 gr, che viene servita in un sacchetto di carta monouso chiuso con un sigillo di garanzia, per dare la possibilità al cliente di portarlo a casa una volta terminato il pasto.
Il Liquore della Tina
Abbiamo un vivo ricordo di nostra nonna Tina: la sua vecchia cucina con le pentole che ribollivano sul fuoco e la parete sopra la stufa che da quanto era macchiata di sugo sembrava Arlecchino.
Una cosa è certa: la nonna sapeva creare magie dal nulla e con i suoi elisir conquistava i palati di tutti. Abitava in montagna e, nel “periodo giusto”, mandava i suoi nipoti a raccogliere il sambuco e i mirtilli. Noi facevamo a gara tra chi ne trovava di più e al ritorno c’erano sempre pane, burro e le marmellate fatte in casa ad aspettarci come premio.
Sono passati anni, ma il ricordo di quei profumi e di quei sapori lo abbiamo ancora impresso nella mente. Riteniamo una fortuna l’aver vissuto momenti così e speriamo di riuscire a trasmettere la stessa semplicità, gli stessi sapori autentici anche ai nostri figli. Di quei tempi è rimasto poco, ma il liquore al Mirtillo, realizzato secondo la ricetta di nonna Tina, riesce a portarci indietro nel tempo e a farci tornare bambini.
L'Amaro del Primo
Quando era ragazzo, il nonno Primo ha combattuto in Russia. Di quel periodo ci raccontava di come era sopravvissuto, mangiando quel poco che riusciva a trovare in quella terra dilaniata dalle bombe e dal gelo.
Ci diceva che mescolava le radici alle patate per dare loro un po’ di sapore e che tutto andava bene pur di mettere qualcosa nello stomaco o curare le ferite. Se poi, nei casolari, aveva la fortuna di trovare delle fiaschette con distillato, ci metteva a macerare le bacche e le erbe: bere serviva per riscaldare l’anima e soprattutto il corpo, sempre infreddolito dalle tempeste di neve. Finita la guerra, quest’uomo tutto fare, che è stato contadino, barbiere e norcino, ha voluto riprodurre quello “spirito salva vita”, creando un amaro di erbe e radici infuse sapientemente, la cui ricetta ha poi tramandato ai figli e ai nipoti.
L’amaro nato dai ricordi del nonno Primo è, oggi, un digestivo morbido e armonico che racconta una storia di altri tempi.